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La Supercinque cabriolet, le poco conosciute

La Supercinque cabriolet, in una versione che arrivava dal Belgio, era la carrozzeria EBS a realizzarla.

Credo che a dare la spinta a questo progetto sia stata la Renault 4 di Heuliez, auto che proposi sulla mia bacheca qualche mese fa.

Non una realizzazione diretta della casa francese

ma fatta da un “esterno”, come capitò con la 205 e Pininfarina (con le dovute proporzioni ovviamente).

Le fasi 

La EBS toglieva il montante centrale ottenendo una vettura con interessanti risultati estetici e con altre migliorie, meno visibili, che specificherò più avanti.

Ovviamente rinforzarono la scocca per compensare la perdita di rigidità, con un discreto incremento nel peso della vettura, in quasi una cinquantina di chili.

Furono mantenuti gli equipaggiamenti di serie, quelli previsti per le versioni qui sotto indicate.

In Italia, era proposta in tre motorizzazioni, 1108-1237-1387 cc, con l’ultima dotata del turbo.

I prezzi di listino per “La Supercinque cabriolet”, chiavi in mano:

1108 cc 20.500.000 Lire

1237 cc 22.500.000 Lire

1397 cc 29.000.000 Lire

L’importazione nel nostro paese era curata dalla Società Italiana Automobili.

La produzione “in serie” iniziò nel 1985, con un numero inizialmente stimato di venticinque esemplari al giorno.

Successivamente, la stessa Renault creò non pochi problemi al preparatore Belga, infatti era omologata per quasi tutti i paesi europei, ma non subito per la Francia.

 

Ma cosa successe ???

George Besse, il direttore megalattico 😉 della Renault, si dimostrò entusiasta del progetto, tanto da richiederne un numero giornaliero di esemplari non da poco.

EBS e Besse firmarono un intesa, che prevedeva una minima produzione di esemplari al giorno, venticinque, cosa che costrinse la EBS a rivedere profondamente il suo piano industriale. 

Con quell’accordo la piccola azienda belga poteva cambiare il suo modo di lavorare

fino all’accordo era ancora molto tradizionale/artigianale, con La Supercinque cabriolet si aspettava di poter passare alla fase dell’industrializzazione.

L’accordo prevedeva che la EBS potesse attingere da una base produttiva vicina, dallo stabilimento di Vilvoorde, le auto da modificare.

Un brutto caso di cronaca nera cambiò completamente gli scenari, il 17 novembre del 1986 George Besse viene assassinato, da Action Directe, e subito sostituito.

Raymond Levy il nuovo direttore, pare non volesse che a produrre una versione cabriolet della Supercinque fosse un “esterno”, e senza tanti preamboli, pose subito fine all’accordo fatto dal suo predecessore.

Il cambio della dirigenza modificò anche la produzione di Vilvoorde, passando da quella della supercinque alle R21 e Nevada.

Per EBS la situazione si fece drammatica, aveva investito moltissimo denaro

corse subito ai ripari facendosi supportare da alcuni rivenditori e concessionari, gli stessi che, da tempo, si erano dimostrati interessati al progetto.

A fine produzione furono 886 gli esemplari delle versioni cabriolet, dal 1987 al 1996, ed alcune furono anche dotate della guida a destra.

Come veniva prodotta “La Supercinque cabriolet”

La EBS una volta eliminata la parte superiore, e spogliata completamente l’auto, togliendo anche sedili, tappeti, portiere ed altro, iniziava a modificarla con dei nuovi lamierati.

Molti dei quali prodotti in Portogallo, da un’azienda partner, e la vicinanza con quel fornitore abbassava considerevolmente i costi ed i tempi per l’approvvigionamento.

Rinforzando così la carrozzeria, in diversi punti, il tutto per rendere la vettura stabile e con una buona tenuta di strada, con un prezzo di listino non “esagerato”.

Non esagerato perchè si trattava comunque di una vettura modificata artigianalmente, che aveva sempre e comunque come base un esemplare prodotto in serie.

La Supercinque cabriolet, con una capote ben rifinita, apribile senza l’ausilio dell’elettronica

la si apriva con un semplice movimento della mano, internamente foderata in tessuto, esternamente ben impermeabilizzata, riusciva ad offrire un ottimo isolamento termico ed acustico.

in sintesi, nonostante l’ostracismo da parte dei dirigenti Renault

EBS riuscì a mantenere nel suo listino “La Supercinque cabriolet” dal 1987 al 1996, realizzandone 886 esemplari, e di questi 130 erano nella versione Turbo.

 

In Italia non ne arrivarono molte, il totale degli esemplari prodotti venne distribuito in tutta Europa, e con un numero così esiguo di esemplari prodotti, non poteva certo essere un modello tanto diffuso qui da noi.

Ne ho trovate alcune in vendita, molto poche, in aste con prezzi che partivano dai 10.000 Euro in su.

La propongo oggi dopo averne vista una versione 1:18 su un sito di modellini, dal vivo ne vidi una sola, agli inizi degli anni 90, vicina ad un hotel a Desenzano del Garda.

Personalmente

mi piace, credo che la EBS sia riuscita ad “ingentilire” un’auto che altrimenti avrebbe continuato ad essere “un’anonima berlina molto venduta”.

Rendendola sicura, cosa non sempre facile da ottenere su una cabriolet derivata da un modello di serie, e senza una specifica catena di montaggio a disposizione.

E’ fra le consigliate, quelle da prendere in considerazione, perché a cifre ancora così “basse”, acquistandola ci si porterebbe a casa un’auto non da tutti, molto difficile da vedere e trovare.

Ovviamente la versione turbo è ancor più rara, soli 130 esemplari, con quotazioni sensibilmente più alte, cosa riscontrabile anche per la “normale” versione berlina.

Le auto poco (ri)conosciute

In questa foto una breve descrizione della versione cabriolet by EBS e l’elenco completo dei concessionari italiani dove era possibile ordinarne una.