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Bond Bug – microcar vintage

Bond Bug, una microcar nata dopo la fusione fra la Reliant e la Bond Cars Ltd, due aziende britanniche molto note per la loro produzione di auto “piccole”.

La Reliant, per la sua nuova Bond Bug, mise a capo del progetto il designer Tom Karen.

Era considerato un designer poco convenzionale, e sceglierlo per realizzare questa piccola auto fu “naturale”, doveva essere una tre ruote “sportiva”, più di quelle sino ad allora prodotte.

L’auto che avrebbe “svecchiato” la gamma, quella che si poteva rivolgere ad una clientela più giovane, e lo fu.

Una curiosità, anzi più di una.

Fu anche il progettista di una famosissima bicicletta, la Raleigh Chopper, poco sotto è presente una fotografia, ricordo che fu anche il designer di molti giochi, che in molti di noi abbiamo visti o usati.

Tom Karen disegnò uno dei mezzi protagonisti di uno dei film più conosciuti di sempre.

Il Landspeeder di Star Wars per capirci, quando, dopo la morte per incidente stradale del fondatore, divenne amministratore delegato e capo designer per la Ogle Design.

E si provi ad indovinare quale piccola auto funse “da base” per il veicolo usato da Luke Skywalker.

Nella foto l’esemplare originale.

Una pubblicità dell’epoca, è intuibile a che tipo di pubblico volessero rivolgerla.

    

Se solo proviamo a paragonare una Bond Bug ad altre microcar, più o meno coeve.

Credo siano evidenti sia l’intento che il risultato finale.

Con un nettissimo passaggio da auto percepita per persona anziane o poco mobili, a modello per persone più giovani (o solo giovanili).

Con una velocità massima prossima ai 125 km/h

quella cabina di guida bassa, discreta ( si fa per dire) la tenuta di strada, specie rispetto ad alcune che si ribaltavano da ferme 😉 😉 .

Il telaio della Bond Bug.

L’ingegnere John Crosthwaite realizzò il telaio di questa microcar, modificando quello di una Regal .

Giugno 1970 ecco la Bond Bug.

I primi esemplari vennero realizzati nella fabbrica Bond di Preston per poi continuarne la produzione in casa Reliant (Tamworth), dopo la chiusura della precedente area di produzione.

La componentistica di base per questa “iconica” microcar fu la Reliant Regal, compreso il motore da 700 cc, ma con un nuovo telaio che venne usato anche per la Reliant Robin.

A differenziare subito i due modelli, la Regal e la Bug, fu la sospensione posteriore che era a molla elicoidale.

l’esemplare venduto in un’asta a 16.000 Sterline.

Erano tre i modelli disponibili, la 700, la 700E e la 700ES

dove la 700 era ovviamente la versione base

la 700E la versione lusso con ammortizzatore telescopico per l’apertura del tetto – riscaldamento di serie

più “sportiva” la 700ES, quella il cui motore aveva una compressione più elevata, dotata di una ruota di scorta, specchietti retrovisori esterni, paraspruzzi, volante da corsa, ecc.

La carrozzeria a cuneo era realizzata in fibra di vetro.

Il colore di serie più richiesto era l’arancione brillante, ne produssero anche di bianchi, ma in un numero molto ridotto, cosa che fa considerare l’arancione come unico colore disponibile.

Come scrivevo poco sopra il motore che montava inizialmente era da 700 cc, passando nel 1973 alla stessa motorizzazione che dotava l’ultima Reliant, un 750 cc.

Con il nuovo motore venne eliminata dal listino la versione base, rimasero infatti le due sole 750E e 750ES.

Complessivamente vennero prodotte 2268 Bond Bug, con una produzione interrotta a maggio del 1974, scelta fatta dalla Reliant per potersi meglio concentrare sulla Robin.

Il prezzo di listino per la versione più accessoriata (700ES) era di 629 Sterline (più di una Mini)

e nonostante non fosse basso, fu il modello più venduto, tanto da rimanere l’unico in produzione sino alla sua fine.

Ma perchè un’auto a tre ruote (soprattutto per il mercato inglese)?

In Inghilterra avevano una minore tassazione

costi di manutenzione ridotti rispetto a molte delle altre auto

erano una scelta quasi obbligata per chi voleva un’auto per fare brevi tragitti, ed usandola poco non voleva pagare una polizza assicurativa con un premio dal costo alto.

Si accedeva all’abitacolo alzando il tetto che era incernierato alla carrozzeria.

La Bond Bug in sintesi.

Una delle più interessanti e conosciute fra le microcar, non solo per averla vista in alcuni programmi televisivi, quelli della mia generazione credo la ricordino comunque.

Rivoluzionò il mercato delle microcar, seppur fosse più ampio in paesi a noi non troppo vicini, avendo l’Inghilterra come primo protagonista.

Fu la base per un veicolo spaziale visto in Star Wars, con alla guida Luke Skywalker.

Oggi le sue quotazioni sono lontanissime da quelle che ricordiamo di aver sentito in un noto programma televisivo.

Sembra stia vivendo una sorta di seconda giovinezza, che sia diventata l’oggetto dei desideri di molti collezionisti.

Fra i sognatori mi ci metto anche io, ne vorrei tanto una.

Come ultima cosa un consiglio

Ti invito a visionare il link proposto su Tom Karen, designer che considero capace, sotto alcuni aspetti un precursore, sicuramente molto meno noto rispetto ad altri, ma ciò nonostante molto capace.

Come sappiamo per gli inglesi il campeggio è una grande passione, qui forse si esagera un pochino però 😉 .

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