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Le librerie erranti – i mezzi commerciali vintage.

Le librerie erranti, di mezzi più o meno simili a quello visibile in copertina ne ricordo solo due.

Uno di quei due visto tanti anni or sono, ero davvero piccolo, lo ricordo perché mio padre mi comprò un libro su Goldrake, che ho ancora oggi.

L’altro lo vidi una ventina di anni fa a Brescia.

Se la memoria non mi tradisce era di un edicolante che lo utilizzava per fare i mercatini, era la sua bancarella viaggiante, la stessa sulla quale proponeva i suoi libri e riviste d’antan.

 

 

Una storia davvero interessante.

 

Uno dei libri che so di dover cercare.

 

Le librerie erranti, entrambe i due mezzi non li ricordo messi particolarmente bene.

Il primo era un vecchio furgone modificato esteticamente per provare a farlo sembrare ad un libro gigante.

Il secondo sembrava voler andare molto vicino al primo, seppur “la base” avesse dimensioni più ridotte.

Nei vari mercatini che sono solito frequentare ne ho visti alcuni, ma li ritengo dei furgoni “riadattati”, con mensole e parti espositive montate al loro interno e non “nati” all’uopo, seppur mi piacciano, li trovi pratici ed utili.

Dalla rete in un mercatino.

DI quello visto in età quasi infantile ne ho comprensibilmente un ricordo sfocato, ero troppo piccolo, e questo mio rimembrare è più legato a quel libro che troppo ad altro.

Ok precisato quanto fatto, proverò ad approfondire già conscio che non sarà affatto facile.

Molti anni or sono.

Vorrei provare più a ragionare che non solo ricordare, almeno per quanto riguarda il primo furgone-libro che vidi.

Era molto vecchio, come era altrettanto “datata” la coppia di coniugi che lo possedeva.

Erano dei conoscenti di mio padre, gli stessi che avevano anche un negozio, gestito in pianta stabile da una delle figlie.

Il papà era in ferie, eravamo in uno di quei “classici” mercati rionali, non uno specifico mercatino dedicato a qualcosa o qualcuno, uno di quelli che si tenevano a “giorni fissi”.

Il caro genitore appassionatissimo di libri (avrò preso da qualcuno 😉 ), aveva ordinato alla coppia una certa edizione, e visto che ero con lui anche io fui accontentato.

Da quanto sin qui letto, “Le librerie erranti” sono un fenomeno nato nel Regno Unito.

E già qui, libri e “cose inglesi” mi esaltano 😉 , mi stimolano.

Nella copertina la foto di un Fiat 1100 EL, personalizzato dalla SCALL di Torino per la casa editrice UTET.

Quel mezzo fatto allestire dalla nota casa editrice.

Per promuovere le sue pubblicazioni e renderle vendibili raggiungendo un discreto bacino di possibili clienti, anche in zone definibili “isolate”.

La realizzazione di mezzi simili era spesso affidata anche a Carrozzieri importanti, seppur si concentrassero più sui veicoli pubblicitari. 

Nel 1857, nel nord dell’Inghilterra.

Avremmo potuto vedere un carro trainato da due cavalli, alla guida Mr. George Moore, un ricco commerciante e filantropo inglese.

Dopo quanto fatto dal caro George furono altri a seguirne l’esempio, specie negli USA dove il numero di biblioteche erranti crebbe vistosamente.

Le librerie erranti, rimanendo sul suolo italico.

Non posso dimenticarmi dello scrittore ed ex Direttore della Biblioteca Chelliana in Grosseto Luciano Bianciardi, con il suo bibliobus.

Lo stesso che “prese ispirazione” da quanto fatto da un ex insegnante di scuola elementare, Antonio La Cava e il suo Bibliomotocarro, un Ape con i suoi quasi 700 libri.

Un altro esempio ce lo da un ex direttore commerciale e consulente di marketing, il Signor Filippo Manganaro, nel link potrai leggerne la storia.

Ed un altro caro omonimo, Filippo Nicosia in un altro interessante link.

Come non ricordare anche il Signor Andrea Saccon e il suo progetto “libri con le ruote”, in un altro bel link.

In alcune delle foto che potrai vedere ti propongo alcuni furgoni più o meno vintage, modificati/riadattati a biblioteche erranti, allestiti sia per la vendita che per il prestito dei libri.

Nel mondo.

La cosa mi piace tanto.

Conscio che siano iniziative fatte non solo per raggiungere qualche sperduto paesello, ma per provare a stimolare persone di varie età alla lettura.

Comunque convinto che in un qualsiasi sperduto paesello ci sarà sempre chi saprà/vorrà utilizzare un telefonino o un pc, per dilettarsi in ricerche o letture di qualsiasi genere.

Se questo blog vorrebbe far ricordare tempi più o meno passati.

Posso essere felice sapendo che ancora oggi ci siano persone, di età e con esperienze diverse, che vogliono far leggere chi non lo fa da tempo o non ha a disposizione una biblioteca più o meno fornita che sia. 

Se quei mezzi nati/creati in anni lontani funsero da ispirazione….

per i molti altri arrivati in anni successivi, in varie parti del globo, in paesi e nazioni, oggi potrebbero essere una “”nuova”” soluzione, non nata, voluta, gestita, solo da lungimiranti privati, ma fatta anche da enti, comuni.

Un’idea Le librerie erranti ???

Si, assolutamente si.

Mi permetto di suggerirti un libro scritto da Christopher Morley: il parnaso ambulante, edito in Italia da Sellerio.

In una foto presa dalla rete due cari ragazzi e il loro furgone carico di libri.

In estrema sintesi e molto onestamente.

Se ho iniziato a riprendere in mano i miei libri proprio grazie a questo blog aperto due anni e qualche mese fa, non posso pensare che sia sufficiente, che il mio cercare ed approfondire possa avere una fine.

Ho affrontato il mio percorso scolastico non esattamente come avrei dovuto, con una goliardia e leggerezza che oggi mi pesano, nonostante il mio diploma.

Per me oggi i libri sono diventati una fonte di svago, anche quando li prendo in mano svogliatamente solo per guardarne le fotografie, sapendo che dopo andrò ad approfondire ciò che più mi interessa.

Se anche io “sono costretto” ad un massiccio utilizzo del pc sul quale sto scrivendo, negli anni ho iniziato ad rimparare a leggere.

Sono diventato molto più curioso.

Quando dopo aver visitato una mostra non manco mai di acquistarne un catalogo, cercando quello con le migliori descrizioni e fotografie.

Mi definirei un “appassionato curioso”,  conscio che non si possa sapere tutto, nemmeno approfondire ogni cosa.

Ho un figlio, piuttosto sveglio e amante della lettura, che faccio resto indietro?????

Ciao, grazie e alla prossima.

L’importante è farlo.

i mezzi commerciali vintage.