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Frank Williams Formula 1 (oramai) vintage.

Frank Williams.

Quando segui la Formula 1 da tempo.

Eri un bambino inizialmente spinto da passioni altrui, che fossero quelle di un parente o di un amico di famiglia, per poi con gli anni continuare a seguirla e farmi un’idea propria.

Con molti marchi così strettamente (e oserei dire anche intimamente) legati ad una famiglia; un cognome; con quel piglio che con gli anni li ha fatti passare da autoritari.

Quel adesivo Politoys fu molto importante, uno degli sponsor che gli permise di correre.

Ferrari, Frank Williams, McLaren, Lotus, per citarne i più noti.

I ricordi vanno al Drake e quel suo essere così decisionista ed altrettanto capace di “attaccarsi intimamente” ad un certo pilota, penso a certi team con signori piloti spesso capaci di dominare sulle piste e le classifiche, gli stessi che magari si scontravano con i propri compagni di squadra per forti rivalità.

Fondatori, gestori, amministratori, svelti e capaci nel prendere delle decisioni che riguardassero un pilota o un motore, erano sempre e solo loro a decidere e magari con precedenti esperienze come piloti più o meno bravi o bravini, ma sempre e comunque con una vita ben radicata in quel mondo.

Anche quando un brutto incidente (1986).

Occorso mentre te ne stavi tornando a casa dalla tua famiglia ti ha costretto a passare decenni su una sedia a rotelle, e rimani ancora li anche quando sai che il pilota che consideravi “un dio” muore sulla tua auto lasciandoti così colpito ed amareggiato, non vuoi perdonartelo non ci riesci per tutti i successivi anni.

Oggi con il passaggio dello storico team inglese ad un fondo d’investimento (Dorilton Capital).

Decisione presa di comune accordo con la figlia insieme con i dirigenti ed azionisti, con la ferma convinzione che il suo nome/marchio resterà, cosa che anche alcune dichiarazioni fatte dalla dirigenza della nuova proprietà parrebbero voler confermare.

In questa foto Frank Williams con Susie Wolf la collaudatrice del Team (2015)

Certo è e sarà sempre vero che in un simile contesto a contare siano i risultati.

Sono oramai troppi anni che il team Williams si trova in una posizione da comprimario nel mondo della Formula 1, con risultati lontanissimi rispetto a quelli che ci aveva abituati a vedere (circa ed almeno) sino ad una decina e più di anni fa.

Frank Williams e Nelson Piquet.

Frank Williams quando penso a quelle macchine ….

La mia memoria va subito a quel drammatico primo maggio 1994, quando il più grande pilota di sempre alla guida di una loro monoposto andò a schiantarsi contro quel muro ad Imola, quando credo sia iniziato (in buona parte) il loro vero declino.

Frank Williams e Alan Jones che fu uno dei piloti fra i meno facili “caratterialmente”.

Certo di piloti e vittorie ne sono comunque seguiti, 1996 e 1997 mondiale costruttori e piloti, per un team che dal 1977 ha conquistato 9 titoli costruttori e 7 piloti, 114 vittorie 308 podi e 128 pole positions non è davvero male.

Ma dal 1997 ad oggi sono passati troppi anni.

Oltre vent’anni senza certi risultati e senza essere sulla ribalta in un mondo/ambiente tanto difficile, credo davvero che la cosa abbia lasciato un certo segno.

Frank Williams e Keke Rosberg 1985.

Immagino che se non vinci gli sponsor non siano esattamente lì a spingere per avere un adesivo con il loro marchio sulla carrozzeria, arrivano i debiti che superano i crediti, fai fatica a mandare avanti un team i cui costi sono astronomici e magari con dei piloti non sempre ne felicissimi ne così di primo livello.

Ma se dovessimo guardare sempre e solo l’aspetto economico mi dico e chiedo che fine faremmo ???

Molto probabilmente esattamente quello che è successo allo storico team inglese, con un proprietario che ha dovuto abdicare e lasciare che altri mandino avanti il team che porta il suo nome.

Frank Williams e Patrick Head nel 1978, le cronache ci raccontano che fossero diventati intimi amici

Frank Williams, certo che pensando a certi piloti date e ……..

1978 con la prima monoposto disegnata da Patrick Head

La FW07 ‘auto ad effetto suolo 1979

Clay Regazzoni 1979 Williams Ford con la primissima vittoria

Alan Jones 1980 Williams Ford ed il primo mondiale

Keke Rosberg 1982 Williams

il primo telaio in fibra di carbonio

Nelson Piquet 1987 Williams Honda

Riccardo Patrese 1987 Williams Honda

Adrian Newey arriva nel 1990 il geniale progettista

Nigel Mansell 1992 Williams Renault

I risultati convincono Ayrton Senna a far parte del team

Alain Prost 1993 Williams Renault

Damon Hill 1996 Williams Renault

Jacques Villeneuve 1997 Williams Renault.

In questo elenco avrei potuto inserirne molti altri, se me ne sono scordato qualcuno me ne scuso ma ho cercato di metterci quelli che più ricordavo e per i quali 😉 😉 in alcuni casi son dovuto andare a rivedermi alcune date.

Nelson Piquet (a destra), con Frank Williams e Nigel Mansell a Brands Hatch nel 1986.

Non posso certo dimenticarmi di ricordare che fra quei piloti…..

Ve ne fossero alcuni non facilissimi da gestire, 😉 😉 con almeno un paio i cui soprannomi non lasciavano dubbi, Frank Williams seppe gestire e far vincere una squadra da leader capace, riuscendo anche ad avere i migliori motori a disposizione e/o a migliorarli.

Sicuramente ti accorgi che siano passati diversi anni dall’ultima vittoria nel 2012 con Pastor Maldonado, un po di magone ti viene.

Frank Williams e un giovanissimo Ayrton Senna.

Ho preferito lasciar che le mie impressioni e ricordi fossero scritti, decidendo di proporti un interessante link sulla storia del team.

Continuerò a seguire il circus della Formula 1, è troppo forte la passione nonostante sappia come e quanto sia cambiata, anche oggi che so che comunque qualcosa stia mancando, mettiamoci/speriamoci che sia riuscito a dare l’ultimo colpo scoprendo un talento (Russell).

Formula 1 vintage.

Sempre molto presente dentro e fuori dai box, molto attento allo sviluppo e ai test.