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LMX Sirex – Scaglione e Barisal

LMX Sirex.

Oggi Ti propongo un’auto particolare in tutto e per tutto, partendo dai due protagonisti che la vollero ed arrivando a chi la disegnò e nel mezzo considerando alcune altre cose 😉 .

 

LMX Sirex, un venditore di giocattoli ed un ingegnere entrambe di Milano.

Giovanni Mandelli che era il direttore di un notissimo negozio di giocattoli in Galleria Manzoni, insieme a Jean Michel Liprandi un francese specializzatosi nel realizzare auto in vetroresina.

De Tomaso, Abarth, Osca, Panhard, le auto ASA 1000 GT, Abarth 1300 OT e 2000 SE010 auto e marchi con i quali lavorò Liprandi.

LMX Sirex, un’auto pensata dopo che i nostri due si incontrarono in un noto locale milanese.

Un night a voler essere precisi, per poi frequentarsi nei successivi anni trovandosi nell’officina del Liprandi dove c’era già un suo telaio.

LMX Sirex il telaio realizzato dal Liprandi, con un peso ridottissimo.

Insieme a tutti loro devo assolutamente ricordare anche Michael May.

Ex pilota ed ingegnere Svizzero, nota per aver creato un turbocompressore per alcuni motori Ford ed aver convinto la Ferrari ad utilizzare i cerchioni in lega al posto di quelli a raggi.

Inizialmente il simbolo prevedeva un biscione, arrivando poi a questo dopo diverse modifiche e reinterpretazioni 😉 .

LMX Linea Moderna Executive.

Partendo dalla Limaplast (di proprietà del Liprandi) diventata LMX solo successivamente.

La loro auto doveva essere esclusiva; a tutti i costi; eccoli così rivolgersi alla Eurostyle di Torino dove lavorava Ivo Barison, sicuri che li avrebbero trovato chi fosse in grado di disegnare un’auto per un certo tipo di clientela.

Come scritto nel precedente articolo i due car-designer erano vicini di casa.

Per il Barison non fu certo una decisione difficile da prendere il contattarlo, sapendo che Scaglione oltre ad essere uno dei migliori fosse disponibile a collaborare con altri designer.

La cabrio e la coupè in una foto dell’epoca.

LMX Sirex, basta guardarla….

Non credo serva un gran intuito per capire che le linee siano opera dal grandissimo Scaglione.

Una carrozzeria adatta sia per una coupè che per una cabriolet (un solo esemplare), un’auto spinta da un motore Ford sei cilindri da 2,3 litri con un cambio a quattro rapporti.

La versione cabrio, nell’unico esemplare prodotto.

Lo stesso propulsore che avremmo visto montato su una Taunus o una Capri.

Con un numero di cavalli (circa 100) non così elevato, o perlomeno così prestazionale per un’auto con quell’ estetica.

In soccorso alla “scarsa” cavalleria arrivò il turbocompressore studiato e appositamente modificato dal May, arrivando ad ottenere una potenza di quasi 170 cavalli, poi ri-modificato montandone uno May-bosch visti alcuni problemi avuti dal precedente.

Il cruscotto che sinceramente non mi entusiasma.

LMX Sirex, sembrava avere tutto per poter riscuotere il successo sperato dai due amici.

Belle linee, motore “sufficientemente” potente, un peso molto contenuto anche grazie all’utilizzo di un telaio in vetroresina da 74 chilogrammi, mettiamoci anche l’ottima accoglienza quanto fu presentata nel 1969.

Finirei con le quotazioni, quelle di un’auto “difficile”.

Da trovare sia l’auto che eventualmente i ricambi per la carrozzeria, gli stessi che solo un capace carrozziere (magari un battilastra) possono riparare e/o sostituire.

Sulle cifre girovagando in internet ne ho trovate alcune, indicativamente sui 50/60 mila Euro, ma vistane la rarità e quanto scritto poco sopra……………….

 

Ne furono realizzate una cinquantina di esemplari.

con circa la metà realizzati direttamente dalla LMX ed i successivi dalla SAMAS che le subentrò visti gli importanti problemi economici che la costrinsero a chiudere.

Personalmente sulla LMX Sirex.

Credo davvero di averTi proposta un’auto che in pochissimi conoscevano e/o ricordavano, 😉 permettimi di inorgoglirmi nell’essere il fortunato possessore di una signora libreria sulle auto.

Scaglione e Barisal.