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La gita scolastica – ricordi dalle mie elementari.

La gita scolastica.

In questi giorni e dopo alcuni mesi in una situazione nota a tutti noi.

Facendo seguito ad una riunione via pc con la classe insegnanti, fra le altre cose si è ridiscusso sulle gite e per quest’anno non se ne parla, spostando l’argomento al 2021, ovviamente confidando che si sia risolto almeno in parte il problema covid.

Indimenticabili quelle cartelle, dopo poche ore ti lasciavano un segno indelebile 😉 .

Oggi, in questi mesti momenti, questo sarebbe un assembramento, peccato davvero.

Quei grembiuli.

           

La gita scolastica, sarà passato un mese, forse anche qualche giorno in più.

In una delle quotidiane telefonate fatte a mia madre, lei mi disse di aver ritrovata una vecchia foto scattata durante una gita, una di quelle classiche foto con noi bambini tutti belli in fila, seguendo un ordine sulle reciproche altezze, con lei la maestra in mezzo a noi incorniciata dai suoi alunni.

Ho un vago ricordo di quella foto, come so esserla parecchio malmessa, era una di quelle che facevi vedere con una certa frequenza ai parenti ed amici, con la carta che con gli anni ha subito i segni dei numerosi passaggi di mano.

Fra le gite più belle che io ricordi ce ne è una, quando alle elementari andammo a visitare una serie di stabilimenti.

Una perfetta suddivisione degli spazi 😉 .

La gita scolastica, partimmo prestissimo.

il pullman era dell’azienda di un mio cognonimo del paese, come prima tappa un panificio in cui seguimmo tutte le fasi per la preparazione del pane, sino ad arrivare alla fine della catena produttiva e riceverne ognuno di noi una rosetta bella croccante e calda.

Ricordo che la tenni in mano per almeno un paio d’ore, mentre ci stavamo spostando verso la nostra successiva meta, confidando di resistere e riuscire a portarlo a casa per farlo assaggiare a tutti.

Ora 😉 😉 lungi dal voler fare quello da libro cuore (che adoro ed avrò letto e riletto duecento volte), non mi è mai mancato il pane, assolutamente, il mio voleva essere un tentativo ma finì gustosamente sbocconcellato lungo quel tragitto.

Subito dopo aver pranzato, con uno di quelli al sacco, si giocava.

Ci si aiutava, sempre, sempre.

La gita scolastica, arrivammo così alla seconda meta, una fabbrica di giocattoli specializzata in bambole a mia memoria.

Io l’Alessandro e l’Augusto eravamo parecchio gasati, non per le bambole ovviamente, ma speranzosi di poter vedere giocattoli di altro genere ed i come venissero fabbricati, avevo tenuto via qualcuna delle mancette ricevute nei mesi prima, sapevo di poter prendere qualcosa per mia sorella, cosa che feci allo spaccio aziendale, una cosa forse miserina visti i prezzi e quella fu.

Mette gioia, sbaglio ???

Quello che ricordo benissimo ancora oggi è il pathos.

Le emozioni avute per quella gita e per qualsiasi altra fatta prima e dopo, certo con l’età le cose cambiano ed anche quando fai tre gite e tutte, tutte, ad Assisi, bellissima città senza nessun dubbio, ma capirete che mancasse la novità, diciamo che il percorso un giorno lo facemmo fare io ed un paio di compagni ad una altra scolaresca, eravamo oramai pratici 😉 😉 😉 😉 .

Ma torniamo a quelle gite, quelle delle elementari, magari ad un’altra che facemmo vicinissimi a casa presso una nota produttrice di dolciumi, la Gandola.

Con 😉 😉 alcuni nelle classiche pose da fotografia.

La gita scolastica, quella fatta per visitare la Torre di San Martino.

Luogo che conoscevo già sin troppo bene essendoci andato ripetutamente con lo zio Roberto, che quando non sapeva che fare mi ci portava ed io ci ritornavo sempre volentieri, ovviamente, anche quella una delle poche occasioni per uscire tutti insieme ed in gruppo.

Salvo quelle per la ricreazione nel cortile della scuola 😉 , sempre ben vigilati però 😉 😉 .

Bei momenti, gli stessi in cui si usciva dal plesso scolastico e ci si legava di più, facendolo nonostante quella maestra fosse un pelino rigidina e volesse che camminassimo sempre in perfetta fila, senza sgarrare, con il rischio di un suo riprenderci altrimenti.

La gita scolastica, io ogni tanto andavo a fare un giro nei pressi di quella scuola.

Anche sapendo di trovarci il cancello chiuso, fare due passi non ha mai fatto male a nessuno e per un certo numero di anni ne avevo fatta una meta, non certo frequentissima ma comunque ed assolutamente presente.

Ecco che allora sapere che oggi ai nostri figli è stata alienata anche questa possibilità mi dispiace, certamente conscio che di problemi ve ne siano di più evidenti, ma convintamente credo sia un peccato che nella loro giovinezza gli possa essere tolta questa possibilità di ulteriore aggregazione, avendola vissuta così capisco bene cosa voglia dire.

Si pensi anche a quante persone non stiano lavorando, purtroppo.

La gita scolastica, ricordo che con un paio di compagni di scuola la cosa fosse anche un’occasione per „““sfidarci“““.

Provando a riconoscere il maggior numero di auto fra quelle incrociate sui nostri percorsi, stilando (forse si) infantili classifiche, ma per me anche questa si poteva chiamare aggregazione.

Le fotografie, fatte magari con una Polaroid o con una macchinetta fotografica, magari con quella più bella, fattati prestare dallo zio che si era raccomandato più volte di starci attento, così tu non la facevi nemmeno uscire dalla sua custodia temendo di poterla rovinare.

O una di quelle regalateti alla comunione o alla cresima, la stessa che magari aveva uno di quei bifidi pulsanti che ti faceva scattare montagne di foto, troppe quelle nere o con panorami improvvisati.

Aahaha già, tutti ovviamente con il nostro grembiule azzurro di ordinanza.

Ancora meglio stirato e specie il suo colletto bianco, lei la maestra controllava anche quello, va bhe, per fortuna ce ne si può ancora ricordare, si può pensare a quanto fossimo comunque stati fortunati a poterlo fare, era quella credo di poter definire la migliore aggregazione che mi sia mai capitata, ancora oggi la ricordo sempre con una certa nostalgia.

Ricordi e gite alle elementari.

Foto fra le più belle mai trovate, so che sia forse più “datata” rispetto al contesto temporale di oggi, ma….