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Posti di blocco vintage – inverni vintage.

Posti di blocco vintage.

 

       Era un tardo pomeriggio.

Come diversi d‘altri in cui andavo con il mio papà a salutare sua sorella e sua madre, faceva un certo freddo nonostante si pensi sempre che l’abitare sul lago di Garda comporti una maggiore mitezza nel clima, ma quella sera così non era.

Alfa Romeo una Alfa 90, un modello di vettura che non ricordavo fra quelle in dotazione ai CC.

Saranno stati i molti film ma la Alfetta e fra i modelli più riconosciuti e ricordati.

        

Chiara vieni anche tu che andiamo dalla zia e dalla nonna ??

No non ho voglia di camminare, ma andiamo con la macchina, va bhe non ho voglia lo stesso.

Ne ricordo molte di moto dei CC, sempre a mia memoria praticamente tutte della Moto Guzzi.

   
  
Posti di blocco vintage, eravamo sul lungolago in direzione della casa della zia.

Pochi chilometri pochissimi in effetti, all’altezza della grande fontana sul lungolago intravvedemmo un’auto dei Carabinieri.

L’agente ci invitò ad accostare con la sua paletta, stavamo andando regolarmente come sempre e ci accostammo, patente e libretto per favore, buonpomeriggio agente, buonpomeriggio anche a lei, io nel frattempo non curandomi del freddo e del fatto che nell’auto di papà vi fosse comunque un bel teporino scesi e senza avvicinarmi troppo mi misi ad osservare la loro Alfa.

In particolari situazioni e/o zone d’Italia un fuoristrada era necessario, non poteva certo mancare.

Potevo non mettere un modellino in scala ???

Alcune le Fiat e qui con una 128.

Una Fiat 127.

Posti di blocco vintage, papà fece altrettanto scendendo dalla sua vettura.

Penso sapesse già cosa volessi e con il suo aplomb e il suo bellissimo montgomery verde inglese con i bottoni in osso, elegantissimo come sempre, si fece garbatamente verso i due agenti chiedendogli se potessi avvicinarmi.

Uno dei due inizialmente non sembrò convintissimo, forse per un protocollo o una qualche regola, ma con il secondo completamente dalla nostra parte si dovette arrendere.

Anche la Ritmo, questo esemplare credo sia utilizzato per riprese televisive, film o sceneggiati che siano.

E chi non si ricorda del “”pulmino”” ??? Lo stesso che usavano le suore o il fruttivendolo del paese.

Quello che ricordo per essere il più giovane iniziò a spiegarmi che la loro vettura fosse molto veloce.

Raccontandomi di un recentissimo breve inseguimento, intanto l’altro stava scambiando due parole di numero con papà, stavamo andando quando quello „duro“ mi chiese se volessi salire, se volessi vederla dentro, io prima chiesi il permesso a mio padre per poi salire subito dalla portiera lasciatami aperta.

Aveva a mia memoria dei sedili in pelle o presunta tale di un colore strano, forse un blu che non so nemmeno se definire scuro o non troppo chiaro.

Con molto riguardo a bassa voce gli chiesi delle sirene ricevendone subito l’indicazione sui comandi che ovviamente non furono accesi.

Non volevo disturbare, ringraziai mille volte i gentilissimi Carabinieri e salii sulla nostra auto, come fece papà, ripartimmo parlando subito della cosa, quanto mi fosse piaciuta, arrivati raccontai subito la cosa alle parenti, con la zia che sorrise dicendomi…… immagino che gioia sia stata per te, ehehe si non da poco.

Quella sera finii come capitava quasi sempre nella camera di uno dei cugini a guardare la sua collezione di modellini in scala 1:43, quelli contenuti nelle teche a vetro.

       Passata la consueta ora oretta e mezza.

Filippo dai vieni che torniamo, salutate la zia la nonna e la mamma del marito della zia vado verso la porta.

Controllo in un piazza Italiana qualche decennio fa.

Ricordi e Forze dell’Ordine vintage.