Le figurine.
Quando ero piccolo…..
In effetti stavo pensando che era da tempo che non lo scrivevo……. era un’abitudine comune collezionarne, chi riempiendo un album o chi seguiva gli altri “”limitandosi”” a prenderne qualche pacchetto.
Io ero fra questi ultimi.
Primo perché avevo provato un paio di volte a completare uno degli annuali album della Panini (riuscendoci forse una sola volta), poi perché preferivo spendere i denari provenienti dalle mancette elargitemi comprando ogni tanto un modellino, se proprio nel caso, infatti L’unico album che son sicuro di aver completato (per un paio d’anni forse) era quello con gli animali delle varie razze sparse in tutto il mondo, uno lo avevo ritrovato un vent’anni fa ma poi è sparito, posso immaginare chi e come 😉 lo abbia eliminato.
Due giorni fa in una vecchia rivista ho ritrovato alcune figurine.
Non ricordandomi nemmeno perché le avessi messe lì, sono solo cinque e per quel poco che mi ricordo i giocatori raffigurati sono di campionati diversi, ho chiamato un caro amico che le colleziona e lunedì glielo darò visto che io non saprei che farmene e non vorrei 😉 😉 correre il rischio di iniziare una nuova collezione, 😉 non si sa mai.
Le figurine, va bhe son cose che capitano.
Ricordo che a scuola durante la ricreazione ci si metteva in un angolino del salone, quello in prossimità del lungo corridoio prima delle classi, le si guardavano e spesso sentivi vocii quasi sommessi….. ce l’ho… manca….. scambio……, io me ne stavo li quasi sempre silente, a guardare e senza rischiare di farmi isolare dai miei appassionati compagni, accontentandomi di avere quelle della mia squadra di calcio preferita.
C’era un ragazzino (che se non ricordo male si chiamava Vittorio).
Ne aveva tantissime, le estraeva dal suo astuccio a tubo con cerniera ed iniziava a “snocciolarle”, facendolo con una velocità impressionante.
Le figurine, una volta la nostra maestra ce le sequestrò.
Adducendo strani motivi, come se stessimo violando una qualche regola o commettendo un reato, il povero Vittorio lo ricordo ancora piangente sul primo gradino dello scalone in pietra, con il buon Alessandro intento a consolarlo, per la cronaca non ce le restituì.
Quando andavo in piazza con mio padre o uno dei miei zii capitava spesso che andassimo in edicola.
Lì io mi fermavo a guardare la rastrelliera bianca con le Majorette e qualche Polistil senza chiedere con sta gran frequenza quei pacchetti di figurine, cosa che invece vedevo fare molto più frequentemente da alcuni coetanei incrociati magari dopo la messa.
Io ho sempre preferito seguire più un calciatore.
Per alcune sue espresse caratteristiche o qualità comprese quelle fuori dal campo, seppur non potrò mai definirmi un gran appassionato di calcio, che ho seguito quel tanto che basta sino ai primi anni ’90, fra le foto ne ho inserito alcuni e con gli ultimi due che ho messo in copertina e controcopertina che considero fra i miei più ricordabili, le didascalie ne spiegheranno in parte i motivi.
Come ho recentemente scritto alcune figurine sono oggi diventate sia rare che quotate, non seguendo la cosa ho solamente guardato alcuni fra i prezzi richiesti e riconfrontandoli con quelli trovati su quel libro (cercando ovviamente di attualizzarli ad oggi).
Celo manca, scambio.
Comments 2
29 Ott 2021 at 20:11
… quanti ricordi, grazie !!!!!
30 Ott 2021 at 11:15
Ringrazio io Lei.