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Fiat 125 – le “medie” italiane vintage.

Fiat 125.

Quanto ivi presente arriva dalla mia biblioteca personale, salvo i necessari LINK previsti per editare al meglio la pagina, il listino poco sotto inserito e del 1967 mese di maggio.

Proposta dalla FIAT negli anni ‚60.

A 1.300.000. Lire esattamente 50.000. Lire in più della 1500 quella che allora era una dominatrice per la classe media sin dal 1961 quando venne proposta per la sua prima volta ed avendo una rivale in casa la 124 (car oft he year 1967), dotata di un propulsore 1600 cc che raggiungeva la allora ragguardevole potenza di 90 cavalli a 5000 giri ed una velocità massima di 160 chilometri all’ora, ben assemblata ed accessoriata secondo le varie recensioni ritrovate in questi giorni. 

Due viste del motore montato sulla Fiat 125.

Fiat 125 MOTORE.

Nel realizzare la 125 la Fiat volle tenere in considerazione prima di tutto una manutenzione che fosse la più semplice ed economica possibile, ad esempio per regolare il gioco valvole non era necessario lo smontaggio dell’albero a camme ma ci si riusciva togliendo semplicemente il copri valvole, gli snodi della meccanica esterna non necessitavano di frequenti ingrassaggi e nella foto qui sotto si possono vedere le posizioni di ogni snodo contrassegnate da un “asterisco” e in gomma le articolazioni riconoscibili da una “pallina”.

Un motore definito molto pronto e reattivo, con un „rumore“ che la fa subito percepire come potente.

 

TRASMISSIONE.

Frizione monodisco a secco, cambio a quattro rapporti sincronizzati più retromarcia, con comando a leva sul tunnel centrale fra i due sedili anteriori. 

Le sospensioni anteriori.

 

SOSPENSIONI.

Anteriore indipendente con bracci oscillanti, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici sui bracci superiori, tiranti di reazione e barra stabilizzatrice – posteriore a ponte rigido con molle/balestra a due lame, tiranti longitudinali di reazione attaccati alla carrozzeria con giunti elastici, ammortizzatori telescopici.

Quelle posteriori.

 

FRENI.

A disco sulle quattro ruote con servofreno a depressione.

STERZO.

Rullo e vite con smorzatore idraulico delle vibrazioni sul rinvio.

RUOTE.

Pneumatico 175 S 13 con pressione di 1,5 anteriormente e 1,7 sul posteriore, il raggio di sterzata 5,40 mt.

PESO 960 chilogrammi a secco.

Pensata tenendo innanzitutto presenti le esigenze di poca e semplice manutenzione.

 

 

Le dimensioni della Fiat 125, in un’immagine ben dettagliata.

 

Nonostante dei passaruota piuttosto ingombranti ottima la capacità del bagagliaio.

Un’auto che per sue espresse caratteristiche tecniche ed estetiche si inseriva nel comparto delle „medie“.

Con una concorrenza che allora vedeva fra le protagoniste i modelli qui sotto elencati in ordine alfabetico, con prezzi che partivano da Lire 1.290.000. a 1.780.000.

 

Le foto del cruscotto, in primo piano e con la plancia completa, tappeto rivestito in bouclè, bel pianale portaoggetti sotto la plancia, il tergicristallo con comando continuo ed intermittente, la luce interna sopra lo specchietto, un sistema di ricambio dell’aria interna, sedili profilati e separati gli anteriori.

Esteticamente con una linea semplice e funzionale.

 

Piuttosto fascianti i sedili anteriori e dalle dimensioni piuttosto generose, infondono una certa comodità e livello qualitativo.

Fiat 125, la pubblicità cartacea della casa all’epoca così diceva.

Originale ed elegante, spaziosa e brillante, la nuova „berlina“ 1600 della Fiat rappresenta veramente la vettura ideale per la famiglia che voglia viaggiare veloce, comoda e sicura. Uno „stile“ piacevole che si rifà a quello già apprezzato nella „124“, ma che si personalizza nelle differenze del frontale e della coda sia per la struttura delle nervature che per le soluzioni della fanaleria. L’aumento del passo e della lunghezza totale hanno inoltre permesso di potenziare ancora l’abitabilità che si presenta abbondante per cinque persone adulte con tutte le garanzie della massima confortevolezza, anche e soprattutto per i lunghi viaggi.

Le “medie” vintage.

La carta stampata era molto diffusa, le foto di oggi arrivano da una delle tre riviste dell’epoca usate per documentarmi, credo sia evidente la cura e qualità già delle “”sole”” immagini.

 

Erano anni in cui la pubblicità su carta era più importante rispetto a quella televisiva che tutto sommato era ancora agli albori.