PRINCE.

Una piccolissima casa nipponica che iniziava a costruire le proprie auto nel 1952.

Da una branchia della Nakjima Aircraft Co. (industria aeronuatica di Tachikawa), il nuovo marchio PRINCE in onore del principe ereditario giapponese Akihito .

• Distinguendosi dall’altro marchio del gruppo la TAMA  (specializzata in veicoli elettrici).
• Con una successiva denominazione che entrò a far parte integrante della compagine aziendale con la sigla PRINCE Motor Company con una produzione orientata esclusivamente al settore degli autoveicoli e dei grossi motori industriali.

Contemporaneamente la Nakjima Aircraft abbandonava la produzione aeronautica, cambiando denominazione in Fuji Precison Machinery inizando a produrre; in reparti ben distinti rispetto a quelli automobilistici; anche macchinari di precisione.

La prima Prince una berlina (molto classica) con un motore quattro cilindri in linea, valvole in testa ed albero a camme laterale, subì una serie di modifiche negli anni ed ammodernamenti sulla carrozzeria, sino al 1955 quando oltre a montare nuove sospensioni indipendenti assunse il nome di Skyline ed esposta al Salone di Parigi del 1957 fu una fra le prime auto giapponese proposta sui mercati europei.

PRINCE 1961 con la Gloria. 

Un nuovo modello con un sei cilindri in linea, distribuzione ad asse a camme in testa di 1,9 litri e 96 cavalli a 5000 giri, un motore che montarono anche sulla Skyline e la Skyway la versione giardinetta.

PRINCE 1964 e la Gran Gloria. 

Una vettura di lusso con un motore sei cilindri da 2,5 litri e 130 cavalli a 5200 giri, auto che seguiva le versioni coupè e cabriolet della Skyline lanciate l’anno precedente ma che montavano ancora il quattro cilindri ad aste e bilancieri da 1500 cc.

PRINCE 1965.

Veniva definirivamente assorbita dal marchio NISSAN e l’anno successivo (1966) cambio di denominazione per i modelli disponibili, la Skyline diventava A150 e A200 GT la Gloria.

Il marchio stava oramai scomparendo definitivamente, fra le ultime auto realizzate la R380 che in Giappone ottenne divere vittorie e record nella classe sino a 2 litri, ricordabile anche per un potente motore a sei cilindri con distribuzione a doppio albero a camme in testa e tre carburatori doppio corpo.

Come sigla rimase in vita nella grande isola sino al 1999 quando sparì definitivamente il marchio Nissan Prince Store che venne trasformato in Nissan Blue Stage.

Piccole case nipponiche.