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Moto Carabela e Remo Vecchi.

Carabela.

Dal Messico iniziava con il produrre motociclette attingendo molti componenti dal mercato europeo.

E venderle nel Nordamerica ed in Europa dove erano due i paesi come maggiori produttori  (con diverse fabbriche e per la maggior parte floride) l’Italia e la Spagna, contro il Messico come esordiente con un’industria motociclistica che sembrava potersi espandere rapidamente (pochissimi gli esemplari arrivati nel nostro paese). 

La Società AcerMex l’azienda costruttrice delIe motociclette Caramela.

Con una gamma di motori da 60 a 450 cmc per veicoli a due o tre ruote, iniziava nei primi anni 60 avvalendosi della collaborazione di diversi tecnici italiani, per la maggior parte provenienti dalla Motori Minarelli e con i motori da 50 cmc essere evidentemente quelli dove era più evidente una certa “paternità”.

Oil Master 350 bicilindrica di tipo turisitico.

Il riuscire a produrre autonomamente più parti possibili diventò un’impellenza.

I carburatori continuavano ad arrivare dalla Giapponese Mikuni e dall’Italia gli alberi motore, arrivando al 1977 con oltre l’80% delle parti prodotte internamente e negli anni il 64% delle moto vendute in Messico con la concorrente ISLO seguirla (avranno anni dopo un destino comune).

Nella storia del marchio messicano entrava in modo determinante un Italiano, sua l’idea di chiamare Carabela la nuova casa motociclistica messicana.

Remo Vecchi nasceva a Parma nel 1932 ed emigrava a 21 anni in Messico, da appassionato e corridore sulle biciclette arrivò a far parte della Squadra Dilettanti della Nazionale Italiana.

Veniva contattato dai fratelli Hessel per riuscire a trovare un accordo con Vittorio Minarelli sulla fornitura di quei motori e riuscendoci, arrivava un’altra richiesta quella di trovare dei macchinari moderni, per assemblare le parti delle motociclette e lui partiva per la Germania e la Cecoslovacchia trovandoli.

Scelse quel nome per ricordare le tre navi utilizzate da un altro italiano che arrivava per primo sulle coste di un paese prima sconosciuto.

Enduro 125 con cambio a cinque rapporti.

1972 1973.

Le motociclette messicane erano inizialmente per un uso cittadino; da trasporto quotidiano; serivano dei modelli più sportivi e in quel periodo introdussero delle motocross:

ST 4 V da 200 cmc una Super Turismo prodotta dalla casa messicana.

Da quelle due nuove moto svilupparono degli esemplari per le gare di durata.

Volendosi inserire nel ricco mercato statunitense, furono dei modelli riconosciuti come validi con prestazioni e qualità di tutto rispetto che gli permisero di raggiungere lo scopo.

Il motore del Centauro 250 costruito su licenza della casa motociclistica italiana Villa.

1974 in quell’anno anche una 250 cmc completamente rinnovata.

Sempre la Centauro 250 con un motore di origine italiana.

1977.

Carabela 1980.

Remo Vecchi.